Seguendo la via tracciata dal suo predecessore don Riccardo, quando, nel lontano 1960, iniziò la costruzione della nostra chiesa, don Silvio ha fortemente voluto portare avanti la sua opera, promovendo i lavori di restauro, abbellimento e completamento della medesima.
Sinteticamente (si avrà modo in seguito e in sede più opportuna di darne una relazione più chiara e dettagliata), il progetto si articola in una prima fase dei lavori che consisteranno in:
· restauro degli interni dell'aula e dei luoghi della celebrazione: sul fondo spiccherà il nuovo presbiterio, ampliato e rialzato di tre scalini e con il nuovo altare in pietra; alla sua sinistra verrà collocato il fonte battesimale e, a destra, sarà la nuova porta della sacrestia;
· ridisegno degli arredi sacri: verranno realizzati con forme lineari geometriche elementari e previsti in pietra bianca naturale;
· riallestimento dell’apparato liturgico e devozionale: ricollocazione dei vari elementi già presenti in chiesa, non casuale ma volta a coordinarli ed armonizzarli tra loro e con lo spazio;
Una seconda e terza fase riguarderanno:
· la realizzazione di una cappella feriale: sarà costruita a fianco della chiesa, unita ad essa e diverrà la “cappella del Santissimo”;
· la realizzazione del sagrato: davanti alla chiesa sorgerà uno spazio, il più ampio possibile, così da non dover essere solo uno spazio di passaggio ma anche di sosta e aggregazione;
“Una chiesa deve essere caratterizzata da un ambiente ospitale, caldo e piacevole: deve essere uno spazio bello da vivere, che dà gioia e, allo stesso tempo, invita al raccoglimento, esprimendo il senso del trascendentale…”
E’ un passaggio contenuto nella “Nota” CEI sull’adeguamento delle chiese ed è sicuramente il fine che ha mosso il nostro parroco ad intraprendere questo ambizioso progetto: rendere la chiesa accogliente, che inviti ad entrare, a sostare, aiuti a pregare e contribuisca in questo modo a far crescere la nostra comunità.